di Serena Matarazzo / Nuove forme di bookcrossing. Lascia un libro, prendi un libro.
Torniamo a parlare di mestieri dell’editoria e di nuove forme di bookcrossing. Anzi, più che di bookcrossing io direi di vera e propria guerrilla booking.
L’idea di libri on the road, che viaggiano di mano in mano, di anima in anima è meravigliosamente romantica.
Ci avrà pensato anche Giuseppe Rapisarda quando, dopo la laurea in chimica, ha ideato “Lascia un libro, prendi un libro”, progetto nato con lo scopo di rendere capillarmente disponibili sul territorio ed in forma gratuita quanti più libri possibili.
Libri che sostano dormienti e impolverati in varie librerie che vengono letteralmente liberati e distribuiti in oltre 1.500 punti di recupero e condivisione gratuita. Ad oggi questo progetto totalmente gratuito ha messo in circolo più di 600.000 libri in 500 città, appartenenti a quasi tutte le province italiane. “Visti i numeri già raggiunti – dice il promotore dell’idea – possiamo sicuramente parlare di una piccola biblioteca diffusa nel territorio”.
Il progetto piace e continua a crescere. Anche perché è davvero semplice farne parte. Vige infatti una sola regola: per prendere un libro, bisogna lasciarne un altro, nessuna registrazione e nessuna tracciabilità, ne del lettore, ne del libro. Qualsiasi libro, tranne i testi scolastici e le enciclopedie.
Dice Giuseppe: “Questo progetto si differenzia dal normale bookcrossing in quanto tutti i nostri libri sono al riparo da attacchi dei vandali e dalle intemperie. La maggior parte dei punti libro si trovano infatti all’interno di edifici, di negozi o di associazioni, pertanto i libri sono sempre protetti.”
E così puo’ capitare di trovare un buon libro anche in un panificio, come accade a Belpasso, un paese alle falde dell’Etna. Così come può capitare di entrare in un bar o in una ferramenta e trovare dei libri gratuiti che profumano di vaniglia e di cioccolato. O ancora dai parrucchieri, negli studi medici, nelle ludoteche, negli hotel, nelle agenzie di viaggio, etc. Negli orari di apertura delle biblioteche comunali, molte persone sono occupate al lavoro, pertanto trovano estremamente utile trovare dei libri disponibili nel negozio aperto sotto casa.
Anche la sua casa virtuale registra continue nuove adesioni. La pagina Facebook è un punto d’incontro virtuale di lettori e di quanti ospitano un punto di condivisione gratuita dei libri. Nella pagina c’è anche una mappa interattiva dei vari punti libro, nella quale cercare quello nella zona di proprio interesse.
Il progetto non si limita a rendere disponibili diversi libri sul territorio ma punta a diventare anche un modello etico culturale che educa alla solidarietà, al rispetto dei beni comuni, al rispetto per l’ambiente, al recupero e al riuso delle risorse, consapevoli che: “Recuperare e condividere non significa soltanto recuperare qualche centinaio di grammi di carta, ma significa non consegnare al macero un veicolo del sapere. Per fabbricare la carta di quel libro, sono stati abbattuti degli alberi. Alberi che germogliavamo, fiorivano, respiravano, si riproducevano, si nutrivano e nutrivano etc. Recuperare e ridare vita ai libri è inoltre, anche un gesto dal grande potere simbolico, per stimolarci ad avere una maggiore sensibilizzazione ecologica nelle azioni di tutti i giorni“.
L’obiettivo futuro è avere almeno un punto di condivisione in ogni comune, provando a censire i vari punti libro già presente sul territorio.
A tal proposito potete segnalare i punti libro della vostra zona direttamente a Giuseppe tramite la pagina Fb. “Questo progetto etico-culturale gratuito cresce con il passaparola della rete e l’uso intelligente dei social, pertanto chiediamo di aiutarci a divulgarlo con i vostri amici lettori“.
E a noi sembra proprio un bel modo per divulgare la cultura del libro.
Diamo una mano a Giuseppe!